sabato 3 marzo 2012

LO SPETTACOLO - DAL NASO DI GOGOL AL PENE DI PUTIN AL MUSEO D'ARTE EROTICA 'PUNTO G' DI MOSCA


Domani è il 4 marzo, ed oltre ad esserci il derby der Cupolone, a mancare 17 giorni alla Primavera che Primavera di fatto già è, ci sono le elezioni in Russia. Troppo ve ne fregherà, ma alle 20 ora locale sapremo se il compagno KGB, quello con il letto a Palazzo dove la D’Addario ha atteso Silvio, quello che ha cercato di riempirci di centrali nucleari (adesso vuole piazzarle ai Bielorussi, che per darvi un idea, vengono arrestati anche solo se battono le mani in strada. Non vergognatevi di non sapere nulla sui Bielorussi, neanche il nostro ex Ministro della difesa La Russa non ne sa niente, per tale figura di cacca cercate ballarò-la russa-casini-lukashenko su youtube o cliccate qui ennesima dimostrazione che siamo governati da dei bovari in completo, il titolo è una mia licenza poetica) Putin insomma, scalzerà il suo fantoccio Medvedev alla guida del paese. Secondo i più ottimisti c’è un margine del 10% che questo non avvenga perché pare che Putin non abbia rivali, come Messi. Nonostante le crescenti proteste che hanno portato in piazza numerosi cittadini Russi, sembra che il buon Vladimir, 16 anni passati al KGB, abbia la vittoria in tasca. Io sono ottimista e spero di no. Ho fiducia nei russi, anche se a giudicare dalle folle che hanno riempito Milano durante la MFW qualche dubbio che non tornino tutti a casa per votare e puntino su Parigi mi viene.  Poi Messi è fra i più grandi giocatori di tutti i tempi, Putin è fra i più personaggi politici dell’epoca, ma non è neanche il più  se vogliamo essere pignoli. (Riempite lo spazio bianco con l’aggettivo che ritenete più appropriato, io ne ho in mente uno che inizia per STR e fa rima con BONZO, ma non voglio certo condizionare nessuno).

L'amico Putin


il Museo dell’Arte Erotica di Mosca ha organizzato Putin e Anti-Putin, uno spettacolo di marionette che andrà in scena oggi, giorno della vigilia, biglietti a 25 euro esauriti. Il Museo, che si chiama PuntoG, è il più grande spazio espositivo a tema sessuale d'Europa, ed è stato aperto a Luglio del 2011. Messo in scena dal diciannovenne Oleg Vorontsov e dalla compagnia Marionettistica 18 centimetri (già dal nome si capisce quanto sono geni), Putin e Anti-Putin  è ispirato dal racconto di Nikolaj Gogol' Il Naso ne I racconti di Pietroburgo, dove il naso di un ufficiale, un bel giorno, lo abbandona per farsi i fatti propri.


Dalla mia libreria: I racconti di Pietroburgo, Garzanti 1967





Nella versione della 18 centimetri Putin perderà un'altra sporgenza, quella genitale, e fino a quando non riuscirà a ricongiungersi con lei, diventerà Anti-Putin, impotente ma democratico, in lotta contro la sua parte potente, tirannica e fallocrate,  un Putin che ce l’ha sempre duro, come Bossi.

la locandina di Putin e Anti Putin


Aleskander Donskoy, politico, uomo d'affari e mecenate, fondatore del museo, è già noto per queste provocazioni politiche a sfondo sessuale. Per noi cattolicissimi italiani, abituati a un 'mutande o non mutande' che mobilita la stampa nazionale per 2 settimane, la Russia sembra un miraggio di libertà, ma curiosamente, nella sua intervista a Reuters, Donskoy si lamenta del conservatorismo imperante che reagì indignato all’esposizione del quadro Wrestling di Vera Donskaya Khilko nelle sale del Punto G, dove Obama e Putin fanno a gara a chi ce l’ha più lungo, quasi a dimostrare che la Guerra Fredda è tutt'altro che finita. 

Wrestling di Vera Donskaya Khilko, olio su tela



‘Sono curioso di vedere che ‘posizione’ prenderà Putin dopo le elezioni’, conclude Donskoy con una risatina ‘Purtroppo ho l’impressione che vincerà quella autoritaria’. 







Il Putin eretto quindi. 







Mi immagino cosa succederebbe se questo accadesse in Italia. Lasciamo stare che il pubblico intellettuale è reazionario come pochi salvo poi scatenarsi in polemiche idiote e sprofondare riflessioni filosofiche su argomenti altrettanto idioti come il Grande Fratello o le sciacquette nazionali o peggio speculare su pasticciacci della cronaca nera, da noi il sesso fa poca satira. Eppure dovrebbe essere l'argomento comico per eccellenza, come la cacca, che fa schifo ad alcuni, piace ad altri (vedi Morandi) ma è parte indispensabile della quotidianità. Non abbiamo neanche un Museo del Sesso, a ben vedere. Niente preservativi di budello di epoca egizia protetti da teche di vetro con sotto la targhetta esplicativa. Ma poi il problema è un altro. Abbiamo troppi personaggi politici che sarebbe divertente vedere alle prese con un pene alter ego che si stacca e li trasforma in uomini migliori. Non so se questo voglia dire che siamo ancora una democrazia. Forse siamo solo un oligarchia con tante teste di c***o, che fa rima con struzzo, mazzo, ma anche qui, usate la fantasia.  

Si può sempre pensarla diversamente. Voi che ne dite? 

Ilaria Calamandrei

2 commenti:

Valerio ha detto...

Piace!
(... "Mendved"?)

kalamand-ray (Ilaria Calamandrei) ha detto...

lo so, chiedo perdono, sono una campionessa dell'epic fail :)

Mo' lo correggo. Sono contenta ti sia piaciuto!