Domani è il 4 marzo, ed oltre
ad esserci il derby der Cupolone, a mancare 17 giorni alla Primavera che
Primavera di fatto già è, ci sono le elezioni in Russia. Troppo ve ne fregherà,
ma alle 20 ora locale sapremo se il compagno KGB, quello con il letto a Palazzo
dove la D’Addario ha atteso Silvio, quello che ha cercato di riempirci di
centrali nucleari (adesso vuole piazzarle ai Bielorussi, che per darvi un idea,
vengono arrestati anche solo se battono le mani in strada. Non vergognatevi di
non sapere nulla sui Bielorussi, neanche il nostro ex Ministro della difesa La
Russa non ne sa niente, per tale figura di cacca cercate ballarò-la
russa-casini-lukashenko su youtube o cliccate qui ennesima dimostrazione che siamo governati da dei bovari in completo, il titolo è una mia licenza poetica) Putin insomma,
scalzerà il suo fantoccio Medvedev alla guida del paese. Secondo i più ottimisti
c’è un margine del 10% che questo non avvenga perché pare che Putin non abbia
rivali, come Messi. Nonostante le crescenti proteste che hanno portato in
piazza numerosi cittadini Russi, sembra che il buon Vladimir, 16 anni passati al
KGB, abbia la vittoria in tasca. Io sono ottimista e spero di no. Ho fiducia nei russi, anche se a giudicare dalle folle che hanno riempito Milano durante la MFW qualche dubbio che non tornino tutti a casa per votare e puntino su Parigi mi viene. Poi Messi è fra i più grandi giocatori di tutti i tempi, Putin è fra i più … personaggi
politici dell’epoca, ma non è neanche il più … se vogliamo essere pignoli. (Riempite lo spazio
bianco con l’aggettivo che ritenete più appropriato, io ne ho in mente uno che inizia per STR e fa rima con BONZO, ma non voglio certo condizionare nessuno).
L'amico Putin |
il Museo dell’Arte Erotica di
Mosca ha organizzato Putin e Anti-Putin, uno spettacolo di marionette che
andrà in scena oggi, giorno della vigilia, biglietti a 25 euro esauriti. Il Museo, che si chiama PuntoG, è il più grande spazio espositivo a tema sessuale d'Europa, ed è stato aperto a Luglio del 2011. Messo
in scena dal diciannovenne Oleg Vorontsov e dalla compagnia Marionettistica 18
centimetri (già dal nome si capisce quanto sono geni), Putin e Anti-Putin è ispirato
dal racconto di Nikolaj Gogol' Il Naso ne I racconti di Pietroburgo,
dove il naso di un ufficiale, un bel giorno, lo abbandona per farsi i fatti
propri.
Dalla mia libreria: I racconti di Pietroburgo, Garzanti 1967 |
Nella versione della 18
centimetri Putin perderà un'altra sporgenza, quella genitale, e fino a quando
non riuscirà a ricongiungersi con lei, diventerà Anti-Putin, impotente ma
democratico, in lotta contro la sua parte potente, tirannica e fallocrate, un Putin che ce l’ha sempre duro, come Bossi.
la locandina di Putin e Anti Putin |
Aleskander Donskoy, politico, uomo d'affari e mecenate, fondatore
del museo, è già noto per queste provocazioni politiche a sfondo sessuale. Per
noi cattolicissimi italiani, abituati a un 'mutande o non mutande' che mobilita la
stampa nazionale per 2 settimane, la Russia sembra un miraggio di libertà, ma
curiosamente, nella sua intervista a Reuters, Donskoy si lamenta del conservatorismo
imperante che reagì indignato all’esposizione del quadro Wrestling di Vera Donskaya Khilko nelle sale
del Punto G, dove Obama e Putin fanno a gara a chi ce l’ha più lungo, quasi a dimostrare che la Guerra Fredda è tutt'altro che finita.
Wrestling di Vera Donskaya Khilko, olio su tela |
‘Sono curioso di vedere che ‘posizione’ prenderà
Putin dopo le elezioni’, conclude Donskoy con una risatina ‘Purtroppo ho
l’impressione che vincerà quella autoritaria’.
Il Putin eretto quindi.
Mi immagino cosa succederebbe se questo accadesse in Italia. Lasciamo
stare che il pubblico intellettuale è reazionario come pochi salvo poi
scatenarsi in polemiche idiote e sprofondare riflessioni filosofiche su
argomenti altrettanto idioti come il Grande Fratello o le sciacquette nazionali
o peggio speculare su pasticciacci della cronaca nera, da noi il sesso
fa poca satira. Eppure dovrebbe essere l'argomento comico per eccellenza,
come la cacca, che fa schifo ad alcuni, piace ad altri (vedi Morandi) ma
è parte indispensabile della quotidianità. Non abbiamo neanche un Museo
del Sesso, a ben vedere. Niente preservativi di budello di epoca egizia
protetti da teche di vetro con sotto la targhetta esplicativa. Ma poi il
problema è un altro. Abbiamo troppi personaggi politici che sarebbe
divertente vedere alle prese con un pene alter ego che si stacca e li
trasforma in uomini migliori. Non so se questo voglia dire che siamo ancora una
democrazia. Forse siamo solo un oligarchia con tante teste di c***o, che fa rima con struzzo, mazzo, ma anche qui, usate la fantasia.
Si può sempre pensarla diversamente. Voi che ne dite?
Ilaria Calamandrei
2 commenti:
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(... "Mendved"?)
lo so, chiedo perdono, sono una campionessa dell'epic fail :)
Mo' lo correggo. Sono contenta ti sia piaciuto!
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