La reazione dell’Iran
all’embargo petrolifero e commerciale da parte dell'Europa, deciso il 23 gennaio scorso e che comincerà a essere effettivo nel
luglio del 2012, potrebbe riassumersi in questi termini: ‘e chi se ne frega!'
Jim Margulies |
Una risposta che riceverebbe
chiunque si presenti ad un aperitivo annunciando la notizia dell’ embargo
petrolifero e commerciale approvato dall’Europa all’Iran, ma con effetti meno
significativi sugli equilibri mondiali.
Il governatore della Banca
Centrale Iraniana (CBI) Mahmoud Bahmani ha ricordato che già ora non si lavora solo
con il dollaro per gli scambi commerciali. Fa l’esempio di Cina e India, con le quali l’Iran commercia usando la valuta dei due paesi e apre all'utilizzo dell'oro come riferimento di scambio. reuters
Il monopolio del dollaro non è più tale da tempo. Cominciò proprio l'Iran, proponendo la borsa del petrolio di Kish e seguì Putin con un piano di rilancio del rublo negli scambi.
L'ossessione degli Stati Uniti sull'Iran e sul suo programma nucleare dura da tempo. Il sospetto è che l'Iran stia costruendo armi di distruzione di massa e aggiri da anni i controlli della IAEA (agenzia internazionale energia atomica) e dell'ONU portando gli ispettori in siti sicuri e occultando una presunta attività del programma nucleare a scopo bellico, ufficialmente istituito a soli scopi civili e in linea con il programma di non-proliferazione nucleare (NPT). reuters
il punto di vista U.S.A. 1 |
Il punto di vista U.S.A. 2 |
Il punto di vista U.S.A. 3 |
L'embargo deciso dal governo Obama è un rafforzamento della politica
d'isolamento da sempre in atto nei confronti dell'Iran (diciamo da
Yalta in poi), e l'obiettivo dovrebbe essere quello di provocare una crisi
economica in grado di innescare un cambio di regime. Come ha fatto notare il
giornalista Robert Frisk sull'Indipendent 'armi di distruzione di
massa' fa suonare un campanello d'allarme che riporta alla guerra in Iraq,
dove le armi non furono assolutamente trovate. Che si tratti di paranoie o di
piani malefici, di fatto l'Europa ha acconsentito a seguire gli Stati Uniti
ancora una volta.
Resta il dubbio che queste misure possano sortire l'effetto desiderato. La politica d'isolamento imposta per anni all'Iran sembra giunta a una svolta. L’Iran potrebbe fare a meno degli Stati Uniti e dell'Europa. Dopo aver venduto al resto del mondo arabo armi e teorie per circondare lo scomodo Iran, il blocco occidentale si sente ribattere a ogni obiezione che ormai non ha più l’autorità assoluta di un tempo in materie di controllo mondiale, e non solo in questo caso.