Economist del 2009. Yes we Can't (change! |
Prima di farvi la cronaca dei miei sconci, scorretti e incazzatissimi pensieri post-risultati elettorali lasciatemi raccontare un'aneddoto.
Un po’ di anni fa mi trovavo con delle amiche di
fronte a un locale di Milano, e il proprietario si era messo a fare
proselitismo alcoolico sul nulla con noi giovincelle universitarie. Ricordo che
aveva i denti marci dei consumatori di paste e parlava a ruota libera infilando
una cazzata ogni tre parole. Non sapevamo proprio come levarcelo dalle palle. Discuterci
era tanto impossibile quanto inutile. Metterci d’accordo su come piantarlo lì
era difficile. Quando la Carolina che sembrava assente, tutta assorta nelle sue ballerine, dopo aver
preso una grossa sorsata dalla sua birra al collo, emise un rutto a boato
proprio in faccia al tipo, un rutto epico, di quelli che agitano le palme in
Africa e decolorano i capelli degli astanti. Noi scoppiammo a ridere e lui
fuggì via, per sempre.
I risultati elettorali mostrano un paese non diviso,
ma democraticamente suddiviso. Qua casca l’asino, scatta la tragedia nazionale,
c’è da mettersi il lutto stretto, da chiudere le scuole, da abbassare le
bandiere a mezz’asta, bisogna sollevare ogni convenzione e vomitare lo stupore,
lo sgomento, l’incazzo, nel prendere atto che un terzo degli aventi diritto ha
votato la Fondazione Mignotte Povere che sognano la Vuitton, l’Associazione
Mala Vita In Completo, il Rifugio Anziani Culo All’Orizzonte sull’Ultima
Spiaggia. Pensavo che chiunque avesse vinto non sarebbe mai riuscito a
governare. Non avrei mai immaginato che
dopo tre anni di svelamento delle malefatte del PdL il 30% degli aventi diritto
si azzardasse a votare Berlus-Khan.
Al diavolo la correttezza, i ragionamenti, le
citazioni, il rifugio dell’arte e vai con il Rutto Libero, svincolato da ogni
riserbo e libero da scrupoli. (Spero che più di una merda pidiellista lo legga
e s’incazzi quanto mi incazzo io quando leggo cosa pensa La Russa di Mussolini).
Ore
16:00
Nel nome del mio prozio barlettano che
diede un fico d'india a un soldato nazista senza pelarlo prima: andate a
fanculo, quanti siete. Lo darei a voi il fico d'india, intero.
Ore 17.00
Devo procurarmi un certificato falso di pura razza
ariana, ora che la lega ha in mano metà della Lombardia. Già il lavoro non lo trovo
così come sono, figuriamoci quando scoprono che mia madre è di Barletta.
Ore 18:00
Se il patrimonio artistico fosse fatto di petrolio o
gas naturale potremmo almeno sperare in un intervento dell’Onu. Invece niente,
niente, NIENTE !!!
Ore 18.15
Questo succede perché le persecuzioni si svolgono
sempre su criteri di provenienza etnica, appartenenza religiosa e ideologia
politica, permettendo agli imbecilli di salvarsi sempre, trombare e proliferare
come conigli nei secoli dei secoli.
Ore 18:28
Chissà se è troppo chiedere di introdurre nel Codice
Penale una legge che punisca con deportazione forzata quelli che votano con il
culo. Potremmo chiamarlo ‘delitto di lesa democrazia’ o ‘delitto di voto col
culo’.
Ore 18:30
Sospendiamo la Serie A Tim e inauguriamo il Campionato
di Calcio nel Culo del Berlusconiamo.
Sono certa di vincere lo scudetto e di qualificarmi per la Champions.
Ore 20:30
Il 30% degli elettori crede che Ruby sia la nipote di
Mubarak. Peccato aver chiuso i manicomi.
Ore 21
il 30% degli aventi diritto voterebbe Lukashenko,
Assad e Voldemort tutti amici di Berlusconi e ospiti fissi a Villa Certosa.
Ore 21:30
Il 30% degli elettori dovrebbe andare in giro con la
‘Stella di Silvio’ in modo da permettere al resto della popolazione di
identificarli, evitarli o prenderli a calci nel culo.
Ore 22
Peccato che abbiano scoperto l’inefficacia
dell’elettroshock nella cura delle malattie mentali. Dovremmo far internare il
30% degli aventi al diritto e curarli. Curarli come si deve.
Ore 23
il 30% degli elettori guarda la D’Urso, la De Filippi
e Fede e ci crede, tantissimo. Andrebbero privati del diritto televisivo, del
diritto di voto e televoto, e obbligati a riottenerlo sostenendo un esame di
Letteratura Italiana che preveda la lettura completa e la memorizzazione di
vari testi integrali tra cui:
-Zibaldone
-Promessi Sposi
-Canzoniere
-Divina Commedia
Mi candido come esaminatrice sadica.
Ore 23:03
Al 30% della popolazione piace la penetrazione anale a
secco.
Ore 23:05
Voglio migrare e raccontare la tragedia di un paese
con un patrimonio culturale tanto enorme quanto inutile, un paese dove solo pochi
genitori vietarono ai figli di guardare i programmi di Canale 5. Potrei chiamare il mio libro
‘Arcipelago Mediaset’ e posare con una faccia serissima per foto da terza
copertina. Poi scaricare una serie infinita di ‘vaffanculo’ fino a farmi venire
i lividi nell’incavo del braccio destro appena nessuno mi vede. Vaffanculo
diretti a voi, 30% degli aventi diritto.
Ore 23:30
Ai ricchi che ieri sedevano nelle poltroncine
riscaldate di San Siro: lo avevate a portata di mano e lo avete fatto uscire
illeso. Conosco un ragazzo che scatarrò sul paltò di Moggi in epoca pre-calciopoli,
guadagnandosi tutta la mia stima.
Ore 23:35
Ai poveri che occupavano il resto di San Siro ieri: fischi a Balotelli,
cori sull’ischemia di Cassano, sul ginocchio di Milito e il Nemico Numero Uno
era in Tribuna tra quella befana della figlia e quel cesso-culo-flaccido della
Pascale, (che la peste da troppe lampade li colga tutti). Che scusa abbiamo?
L’avevo detto io, di non cagarlo.