giovedì 21 febbraio 2013

DA 'PIU CHE UN CLUB' A MENO DI UNA SQUADRA



Lionel Messi


Io non scommetto mai. Non sono tagliata per il gioco d’azzardo, sono troppo emotiva, non dormo prima delle partite importanti neanche in campo ci dovessi scendere io. Eppure quando ho visto che la vittoria del Milan era data 6 a 1 ho pensato di metterci 25 euro. Il prezzo di una partita, soldi che avrei speso in ogni caso, e che moltiplicati avrebbero sollevato un pochino il Fondo Disoccupazione Ilaria Calamandrei.
Credevo nella botta di culo o magari nell’impresa disperata. Mi ripetevo che pure un giocatore modesto come Antonini può, con le giuste motivazioni, con la lingua di fuori e il pubblico che trattiene il fiato fino alla fine, fare recuperi degni di un Thiago Silva. Puyol dichiarava di temere questo Milan, e pensavo sì, come no, e io sono un parka Burberry nuova collezione rosso ciliegia.

Chi avrebbe mai immaginato un gruppo di professionisti del calibro di Messi e compagni, una delle compagini più forti della storia del calcio, fare scena muta come l’ultimo della classe? Come ha ben detto Daniel Harris sul Guardian: ‘Il Milan aveva un piano che ha funzionato, il Barca no’. Certo, c’è il ritorno, e i soldi vinti non dureranno molto. Ma da ieri sono più ricca anche di una massima dal sapore un po’ sacchiano: ‘L’arroganza ha reso il Barca Més Que Un Club meno di una squadra’. I poveri ringraziano. 


Nessun commento: