Ho sentito un sacco di cose sul neo eletto Santo
Padre, tutte poco interessanti. Che parla italiano come Zanetti, che sembra
Filini, che tifa San Lorenzo (la squadra, non il martire), che è vagamente
misogino (davvero?), che è contro l’aborto (giura??) e le unioni omosessuali
(ma dai???), che è stato fotografato al fianco di un dittatore sanguinario (E’ un
papa, non lo Spirito Santo!), che presuppone che all’una, dopo l’Angelus, la
gente mangi e gli augura ‘Buon pranzo!’ (Sono stata a un matrimonio in montagna
dove il prete ci ha detto di non bere troppo che rischiavamo di finire con la
patente ritirata come lui. Sono umani anche loro, capita) che come tutti gli
argentini da Mafalda a Borges ha la fissa di essere nato alla fine del mondo.
Mafalda, Quino |
Francesco I ha dichiarato: ‘Io sogno una Chiesa
Povera’. Nessuno gli ha chiesto di spiegare che cosa intendesse con quel
povera. Avranno capito tutti, io sono l’unica fessa. Avranno paura dei Santi Buttafuori che
circondano i Papa, fabbricati a imitazione dei fratelli Bergamasco. Un
vaticanista ha definito Jorge Bergoglio ‘dogmaticamente tradizionalista, ideologicamente
rivoluzionario’. Cioè per i principi segue la tradizione, il suo sistema d’idee è
rivoluzionario. (Eh???)
Mafalda, Quino |
Ho riflettuto a lungo sul significato della povertà
predicata dal Papa con il nome del Santo Povero, su cosa bisogna aspettarsi dal
sogno di una chiesa Povera e da un Papa Povero. Mentre correvo in palestra con
davanti uno schermo che proiettava Teleconclave, speciale di Repubblica Tv,
dopo aver cercato di spiegare all’istruttore (invano) che il cardiofitness con
le Sante Immagini del rally dei vaticanisti che ballano davanti agli occhi è la
mia versione dell’Inferno sulla terra. Mentre gelavo a San Siro e guardavo il
Milan giocare peggio di me a PES, contro un Palermo ultimo in classifica (la
mia versione di Purgatorio in terra). Pensa e ripensa forse ho la soluzione e
tanto vale condividerla con voi.
Mafalda, Quino |
Non credo che il Papa intenda darsi a Grandi Riforme
economiche, tipo i tagli di Monti. Da quasi mille anni il papato ha respinto
ogni istanza pauperistica. La povertà economica, sposata misticamente da San
Francesco, resta una scelta dell’individuo. Magari il papa intende fare come i
fricchettoni di buona famiglia? Al diavolo i mocassini Prada, Francesco I vestirà Zara? Oppure è tutta un’operazione di immagine, e il nuovo papa predicherà
che è più facile per un cammello entrare nella cruna di un ago, che per un
ricco entrare nel regno dei cieli, in un periodo nel quale è più facile
diventare poveri che diventare ricchi, quindi è meglio credere nella
Provvidenza e in Cristo morto in croce che nell’Euro.
Mafalda, Quino |
Il problema è che il mio cervello si è sviluppato nel
materialismo capitalista e fatica a ricordarsi l’esegesi cristiana. Il concetto
di povertà cristiana è complesso e non riducibile alla condizione economica.
Essere poveri, per un cristiano, si traduce in essere umili, scegliendo di
servire il prossimo. Povertà e umiltà non sono degradanti e non sono sinonimi
di miseria e ignoranza. Il povero cristiano non ama se stesso per essere amato,
ma esiste in quanto è capace di relazionarsi con gli altri per amarli, imitando
l’amore di Dio. Non ha bisogno di oggetti luccicanti da idolatrare. Qualsiasi
mestiere faccia, dal politico allo spazzino, lo fa bene e nel far del bene è
felice. Solo così è libero.
Mafalda, Quino |
In soldoni: dire che il sogno è una Chiesa Povera è
dire che la Chiesa non è un ONG ma che deve smettere di fare politica e tornare
a preoccuparsi dell’uomo.
Sono abbastanza convinta che Jorge Bergoglio, al di là
della metropolitana e dell’anello patacca intenda questo, per povertà. Vi
lascio a decidere se sia:
a-
Sfigato
b- Demagogo
c-
Pazzo
d- Furbo
e-
Scemo
f-
Genio
g-
Cristiano
h- Grande Puffo
In attesa di Sante Delucidazioni (o della Santa
Inquisizione) vi saluto. Pregate per me.
(Le vignette di Quino sono un mio omaggio all'Argentina. Ho sentito che era il mio dovere ricordare che non hanno solo calcio, Belen e altre vacche da esportazione. Chiedo scusa per la resa delle vignette, lo scanner è morto.)